“L’emozione per amore dell’emozione è lo
scopo dell’arte, e l’emozione per amore dell’azione è il fine della vita”.
Cosi scriveva lo scrittore inglese Oscar Wilde, qualche secolo fa, nei suoi
aforismi ed ora dopo il successo riscosso lo scorso autunno, tra i locali e i
teatri più rinomati della capitale, la compagnia L’eco dei Sanpietrini, ritorna a Febbraio, per tre serate
esclusive, ricche di sorprese e tante novità, al teatro Petrolini, nel cuore della città romana, portando nella valigia
tanti aneddoti e sogni, ricoperti di storia e di passione romana condivisi, in
questi ultimi mesi, da numerosi spettatori, emozionando e conquistando con
grande calore e carisma l’Italia, dalle Alpi fino alle coste tirreniche
calabresi. Il Progetto nasce da un’idea di Sarah
Mataloni e Lavinia Lalle, di
voler riportare alla luce, la densa ma sepolta identità romana, attraverso le
canzoni, le poesie e i personaggi che hanno reso la città eterna, grande agli
occhi del mondo, rispolverando i vecchi testi poetici di Belli e Trilussa, le
ricette della Sora Lella e gli aneddoti di Aldo Fabrizi. Le due interpreti, con
la direzione musicale del maestro Francesco
Paniccia si esibiranno il prossimo 14, 15 e 16 Febbraio, a partire dalle
ore 21. Roma, tra storie e canzoni vizi e
passioni, di forte impronta romana, decisamente singolare ed originale,
incanterà e renderà partecipe il pubblico, che rimarrà affascinato dalla
vecchia e amata dolce vita. Lo spettacolo sarà arricchito dalla proiezione di
un video, immagini oniriche e nostalgiche, che mostreranno i luoghi più
suggestivi e storici della città. Tra i pezzi interpretati, “Roma non fa la stupida stasera” di
Trovajoli e tratta dal Rugantino, “Sempre”
di Gabriella Ferri, il tributo di Lando Fiorini ad Anna Magnani e tanti altri
ancora. La sfida delle autrici e ideatrici non è banale se si pensa che in poco
tempo il pubblico dovrà ridere, commuoversi e lasciarsi andare in questo
intenso cammino verso il cuore pulsante della nostra nazione, tornando a casa
con un sorriso e qualcosa in più.
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